Non è raro al giorno d’oggi che molti ragazzi si iscrivano su dei siti dove si riesce a guadagnare qualcosa. Il lavoro a seconda del sito, può consistere nella traduzione di testi, montaggio video o a volte delle vere e proprie consulenze.
Molti di questi siti non sono Italiani ma fanno capo a portali esteri ed i compensi ricevuti, anche se percepiti tramite paypal o altri canali, come tutti i guadagni, devono essere dichiarati. Inoltre, se l’attività non è ancora di tipo continuativo lo strumento adatto è, come a livello italiano, la ricevuta di prestazione occasionale.
La prestazione occasionale ne consegue che può essere svolta verso: sia verso un cliente italiano, sia nei confronti di un cliente straniero, UE o Extra UE che sia.
Anche nel caso di soggetto straniero sarà necessario rilasciare una ricevuta di prestazione occasionale che segue le stesse linee guida della ricevuta di prestazione occasionale per l’Italia. Attenzione però che potrebbero esserci delle differenze, differenze che si riferiscono alla presenza della ritenuta d’acconto.
Capitoli
- QUANDO È POSSIBILE SFRUTTARE LA RICEVUTA DI PRESTAZIONE OCCASIONALE
- PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
- COME SI DICHIARA LA PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
- LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI PER LE PRESTAZIONI OCCASIONALI ESTERE
- LA TASSAZIONE DELLA PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
- LA RICEVUTA DI PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
- PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
QUANDO È POSSIBILE SFRUTTARE LA RICEVUTA DI PRESTAZIONE OCCASIONALE
L’obbligatorietà dell’apertura della partita IVA segue le stesse regole sia nel caso l’attività sia svolta a livello italiano oppure sia svolta per un committente estero.
Quando si effettua una prestazione occasionale però si deve porre attenzione sulla questione ritenuta d’acconto. Nel caso il nostro committente sia un soggetto italiano sostituto d’imposta infatti sulla nostra prestazione verrà applicata una ritenuta d’acconto (solitamente del 20%). Nel caso in cui il nostro committente sia estero devono farsi diverse valutazioni.
PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
Il lavoratore autonomo occasionale è quel lavoratore che dietro compenso si impegna ad effettuare un’opera o erogare un servizio in via occasionale.
Per essere definito occasionale l’attività del lavoratore non deve svolgere la propria attività in maniera frequente durante l’anno e per lo svolgimento delle attività non deve essere richiesta professionalità da parte del lavoratore stesso.
Se l’attività del lavoratore occasionale dovesse diventare continuativa ricordiamo che sarà necessario aprire partita IVA, sia nel caso di lavoro per soggetti italiani sia per soggetti esteri.
DOVE DICHIARARE IL REDDITO DA LAVORO OCCASIONALE ESTERO
Se il lavoratore è residente in Italia, è tenuto a dichiarare tutti i redditi in percepiti ne consegue che anche se vengono percepiti dei redditi occasionali dall’estero questi devono essere dichiarati in Italia.
COME SI DICHIARA LA PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
Vediamo adesso come deve essere dichiarata una prestazione occasionale estera.
Lo strumento per dichiarare i redditi percepiti durante l’anno come ben sappiamo è la dichiarazione dei redditi. Qualora non si percepiscano redditi da lavoro dipendente ma gli unici redditi percepiti durante l’anno siano quelli derivanti dalle prestazioni occasionali estere il modello da usare sarà il modello redditi persone fisiche l’ex modello Unico.
LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI PER LE PRESTAZIONI OCCASIONALI ESTERE
Nel caso di prestazioni occasionali all’interno del modello redditi persone fisiche dovrà essere compilata la parte che capo ai redditi diversi e il reddito deve essere riportato nel quadro RL.
È importante puntualizzare che ciò vale per i redditi percepiti dagli stati per la quale il nostro paese ha stipulato una convenzione contro la doppia imposizione. Al di là della convenzione comunque solitamente le prestazioni occasionali estere sono svolte direttamente dall’Italia ed in questo senso sono soggette alla tassazione dove è residente il lavoratore.
LA TASSAZIONE DELLA PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
Assodato che il reddito prodotto con una prestazione occasionale estera deve essere dichiarato e quindi tassato, la domanda sorge spontanea: che tipo di tasse e quante tasse dovrò pagare se effettuo una prestazione occasionale all’estero?
Abbiamo già visto che quando si svolge una prestazione occasionale in Italia, al contribuente viene applicata una ritenuta d’acconto sul compenso pattuito.
Ciò vale anche per il soggetto estero? O meglio anche una azienda estera opera la trattenuta sulla prestazione occasionale?
Nel caso in cui il cliente/committente sia un soggetto estero la ritenuta non viene applicata. In maniera più specifica diciamo che se il nostro cliente/committente è tenuto a presentare una dichiarazione dei redditi in Italia e quindi ha una stabile organizzazione nel nostro paese dovrà applicare la ritenuta, in caso contrario non sarà possibile subire la ritenuta.
LA RICEVUTA DI PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA
Sia nel caso di applicazione della ritenuta o meno, sia nel caso di società italiana oppure estera il lavoratore dovrà comunque emettere una ricevuta di prestazione occasionale.
La compilazione della ricevuta di prestazione occasionale estera è identica a quella della ricevuta di prestazione occasionale nel caso di committente italiano. Per la sua compilazione rimandiamo all’articolo dedicato: COME SI COMPILA LA RICEVUTA DI PRESTAZIONE OCCASIONALE
PRESTAZIONE OCCASIONALE ESTERA I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
Come sappiamo, oltre alle imposte i lavoratori sono tenuti al versamento dei propri contributi previdenziali.
Nel caso specifico delle prestazioni occasionali, qualora il valore dei compensi percepiti sia superiore ai cinque mila euro annui è obbligatorio iscriversi e versare i contributi alla gestione separata INPS.
Sulla parte eccedente i 5.000 € quindi il lavoratore occasionale dovrà versare i contributi per la quale competono 2/3 al committente ed un 1/3 al lavoratore occasionale. Il terzo di competenza del lavoratore viene direttamente trattenuto dal committente sulla ricevuta. Nel caso di committente estero, vale lo stesso discorso fatto sulla ritenuta d’acconto a titolo d’imposta.
Qualora il committente non abbia una stabile organizzazione in Italia e quindi non agisce da sostituto d’imposta non potrà nemmeno trattenere i contributi, questo però non vuol dire che non saranno dovuti i contributi.
In questo caso dovrà essere il lavoratore occasionale a iscriversi e versare i contributi alla gestione separata. Il calcolo dei contributi e il valore degli stessi dovranno essere poi riportati così come i redditi nella dichiarazione e nello specifico nel quadro RR.
Alessandro
Se il compenso della prestazione è in valuta estera (tipo in dollari), nella ricevuta di prestazione occasionale va inserito un importo in quale valuta? Se in euro, secondo quale tasso di cambio?
Michele (Partitaiva24.it)
Buongiorno Alessandro,
potrai inserire i due valori in euro e dollari, utilizzando come tasso di cambio il tasso del giorno in cui emetti la ricevuta di prestazione occasionale.
Martin Luna
Buona sera, Domanda:
Se dovrei fare un lavoro con prestazione occasionale (ma con possibile rinnovo mensile) a un possessore di Partita Iva in Spagna ma io risiedo in Italia, non devo fare la ricevuta con ritenuta d’acconto? e il cliente in Spagna può o non può scaricare l’IVA?
Grazie se riuscite a rispondermi questa domada.
Michele (Partitaiva24.it)
Buongiorno Martin,
si, nella tua ricevuta di prestazione occasionale non dovrai inserire la ritenuta d’acconto. Il tuo cliente spagnolo, non potrà scaricare l’iva perché di regola nelle prestazioni occasionali non c’è l’iva.
Gaetano
Buonasera, se dovessi ricevere compensi sotto i 5000 euro annui, da lavoro di una società estera che non trattiene la ricevuta d’acconto e non ho nessun altro reddito diverso, sono tenuto a fare dichiarazione dei redditi percepiti anche se inferiore ai 5000 euro annui? Quindi pagare il 23%?
Michele (Partitaiva24.it)
Buongiorno Gaetano,
si, sarai comunque tenuto a dichiarare le tue entrate attraverso la dichiarazione dei redditi. Da quest’ultima scaturirà se hai o meno debiti nei confronti dell’erario.
Per i redditi da lavoro autonomo è presente una detrazione che fino a € 4.800 non ti farà pagare alcuna irpef.
marieke
buongiorno, se capisco bene io, residente in italia che presto un servizio occasionale al mio committente estero, devo inviare la mia “ricevuta” senza la voce ritenuta d’acconto, perciò se ho fatto un preventivo di €100 quella sarà la cifra a pagare da parte del committente (e non 80€). corretto? come si procederà poi con la dichiarazione dei redditi? in italia il committente manda a tempo debito il certificato unico che verrà presentato per compilare il 730, ma con l’estero come funziona? mi devono mandare qualcosa? grazie
Michele (Partitaiva24.it)
Buongiorno Marieke,
dovrai dichiarare autonomamente i redditi da te percepiti occasionalmente. Le aziende estere non compilano le CU e raramente danno dei documenti a supporto per la dichiarazione al fisco italiano.