Come risparmiare sui contributi INPS se hai una SRL
Chi ha una SRL gode di benefici fiscali non indifferenti, non ci sono dubbi. Se non si sta attenti, però, l’esborso per i contributi previdenziali vanifica gli importanti vantaggi in termini di imposte.
Spesso, nelle nostre consulenze preliminari relative all’apertura di una SRL, molti clienti ci pongono dei quesiti su come inquadrare sé stessi, i propri parenti, familiari all’interno delle loro imprese. Domande su cosa sia meglio fare e la tipologia di inquadramento da scegliere (socio, socio-amministratore, amministratore non socio o addirittura dipendente) sono all’ordine del giorno.
A tali quesiti si aggiunge la doverosa riflessione sui cosiddetti “costi” che devono affrontare i soci lavoratori. Questi, infatti, a prescindere da un’eventuale distribuzione di utile, sono comunque personalmente sottoposti ad una contribuzione obbligatoria verso INPS. Parliamo, nello specifico, della gestione commercianti artigiani (complessivamente circa 3.800 euro annui che il singolo socio lavoratore dovrà pagare all’INPS in 4 rate annuali, una ogni 3 mesi). Andiamo ad analizzare le fattispecie più comuni per inquadrare noi stessi, un familiare, un amico o un parente all’interno della SRL che stiamo per costituire.
4 Mar 2021