Le spese promiscue che puoi scaricare sono quelle spese che possano essere imputate parte per la tua sfera lavorativa e parte per la tua sfera privata. In queste situazioni ci sono delle regole specifiche per la deduzione dei costi. Non si parla di una deducibilità/detraibilità piena al 100% ma ridotta. Le spese principali a cui ci riferiamo sono le spese casa-ufficio e dell’auto.
Nella premessa che la casa-studio non è un immobile strumentale ma promiscuo e che tutte le spese debbano essere intestate a te, puoi dedurre i costi relativi a utenze, bollette, affitto, spese condominiali e altri costi per acquisto di servizi e beni nella misura del 50% dell’importo (articolo 54, comma 3, del TUIR). Per usufruire di tale deduzione non è necessario dimostrare che tali spese siano state effettivamente sostenute durante l’orario di lavoro o verso dei clienti o fornitori.
Se non possiedi l’immobile ma hai un regolare contratto di locazione potrai dedurre il 50% del canone pagato periodicamente. Nel caso in cui tu non sia il solo intestatario del contratto di locazione, ricorda che dedurrai il 50% della quota del canone che tu paghi e non dell’intero canone versato da tutti gli inquilini.
Riguardo l’iva delle spese promiscue, il dibattito è sempre aperto. Per le spese promiscue infatti bisognerebbe valutare in maniera oggettiva la quota parte di iva pagata per lo svolgimento della propria attività, cosa praticamente impossibile (pensa alla bolletta del gas). In questi casi, prudenzialmente ti consigliamo di non detrarre l’iva su tali spese per evitare qualsiasi tipo di recupero dell’iva da parte dell’erario.
L’acquisto di beni strumentali che sono necessari per la nostra attività sono deducibili al 100% anche se vengono collocati nella tua casa ufficio e quindi a livello teorico sono utilizzati anche per fini non lavorativi (es. PC, stampante, arredamento ecc…).
Ricorda però che nel caso di acquisto di beni superiori a € 516,46 questi saranno ammortizzati su più anni e quindi la deduzione sarà diluita su più esercizi secondo il piano di ammortamento.
Sconsigliamo di dedurre, anche nella misura del 50%, i costi relativi all’ammodernamento dell’abitazione utilizzata promiscuamente anche per fini professionali. Sebbene a livello teorico sia ammissibile dedurre al 50% le spese per manutenzioni ordinarie ed ammodernamento dei soli locali destinati allo svolgimento dell’attività professionale, il rischio di contenzioso è davvero molto alto.
Se hai già uno studio professionale nello stesso comune dove risiedi e anche a casa hai ricavato degli spazi da destinare al tuo lavoro e vuoi dedurre parte delle spese di casa e interamente quelle dello studio ci sono brutte notizie. In questi casi puoi “scaricare” al 100% soltanto i costi relativi allo studio professionale e nulla puoi fare per le spese promiscue della casa-ufficio. C’è una presunzione “indiretta” che all’interno dello stesso comune tu possa lavorare soltanto in un unico luogo.
Nel caso di abitazione–ufficio il costo promiscuo presente in bolletta è deducibile nella misura del 50% mentre l’iva prudenzialmente è bene non detrarla.